LABORATORIO ARTISTICO IL PAPIRO

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Il ”Laboratorio Artistico il Papiro” è luogo di produzione artigianale formato da personaggi che desiderano andare oltre la produzione di oggetti e che hanno la volontà comune di lavorare e progettare insieme.

Se si dovesse trovare nella storia dell’arte l’esperienza che più ha ispirato il laboratorio, non ci sono dubbi, è quella del Bauhaus che ha avuto nel “Costruire” (“Bauen”) il fondamento delle proprie tesi. Costruzione di una attività collettiva che conciliava il lavoro manuale con quello intellettivo che fino a quel momento avevano “viaggiato” su due linee distinte; la creazione di una nuova figura, quella dell’”artista totale” che aveva alla base un apprendimento di tipo pratico, artigianale. Questo nuovo individuo avrebbe proposto un’arte popolare e collettiva. Con ciò detto, non si ha la presunzione di accostare il laboratorio alla grande scuola tedesca, ma l’intento è quello di mettere in evidenza quello che il Bauhaus ha suggerito ai componenti, le tematiche che sono state riprese, adeguate al diverso momento storico nel quale stiamo vivendo.

I diversi percorsi affrontati dal Laboratorio consentono di porre in relazione più discipline, permettendo ad ogni membro del gruppo di venirne a conoscenza e di apprenderle, potendo così lavorare a più prodotti che vanno dalla ceramica, alla decorazioni d’interni, dai complementi d’arredo alla espressione più caratteristica del singolo, quali quadri o fotografie. E’ da questa interazione che nasce il lavoro, i progetti.

Punto cardine del Laboratorio è il lavoro collettivo e di confronto: ciascuno è libero di esprimersi nella propria totalità, assecondando le necessità personali.

I manufatti artigianali che vengono presentati, vanno oltre la pura funzionalità, si propongono di avere valenza artistica; viene curata l’estetica che ha, in ogni prodotto, una linea comune legata ad un sentimento; vi è continuità nella ricerca di forme sinuose che richiamano spesso elementi della natura e, ove possibile, accostamenti cromatici che stimolano la fantasia.

Sono quindi caratterizzati da una sorta di astrattismo in cui viene prediletto il colore che riprende appieno la sua funzione espressiva. Le forme stesse vengono accennate, dando così la possibilità allo spettatore di interpretare l’immagine che ha di fronte.

L’intento è quello di porsi come alternativa al prodotto “creato” in serie, immettendo nel mercato, se pur in modo limitato, manufatti che ridiano valore all’artigianato, in quanto espressione delle capacità insite nell’uomo.

 

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